Macroecologia e modellistica predittiva di vertebrati terrestri, viventi e fossili

Gruppo di lavoro

• Prof.ssa Anna Loy (Università degli Studi del Molise); 
• Prof.ssa Maria Laura Carranza (Università degli Studi del Molise); 
• Prof. Michele Innangi (Università degli Studi del Molise).

Descrizione

La ricerca è incentrata sulle seguenti tematiche:

• Impatto di minacce antropiche sulla distribuzione di specie e comunità. Specie minacciate da perdita e degradazione degli habitat dovuta a cambiamenti del clima e dell’uso del suolo. Modellistica predittiva della distribuzione attuale di specie e comunità con proiezioni su scenari futuri (i.e. 2050, 2070). Il raffronto tra distribuzioni attuali e future consente stime dell’impatto, della vulnerabilità e della perdita in termini di diversità. Studi specifici includono anche la presenza di impianti eolici ed effetto delle collisioni con autoveicoli.
• Predizioni spazialmente esplicite del rischio di invasione di specie aliene. Le specie aliene invasive si collocano tra i primi tre più gravi fattori di perdita di biodiversità. Modellizzazione spazialmente esplicita delle potenzialità di invasione/espansione da parte di propaguli di specie aliene a scala nazionale, europea e globale. Interazione con altri fattori di cambiamento globale come clima e uso del suolo. Confronti tra nicchie ecologiche di specie aliene in areale nativo ed invaso.
• Interazioni ominidi-clima ed effetti sulla megafauna di fine Pleistocene. Studio del ruolo differenziale esercitato da clima e popolazioni di primi cacciatori-raccoglitori umani sull’estinzione della megafauna alla fine del Pleistocene. Utilizzo combinato di modelli di distribuzione di specie e comunità, nonché di analisi della vitalità delle popolazioni (PVA) e test di similarità della nicchia climatica. Integrazione esplicita di metodi filogenetici comparativi.

Impatto

Le ricerche finora condotte hanno consentito di: i) esplorare i possibili effetti a lungo termine di attività e minacce di natura antropica (cambiamenti climatici e di uso del suolo, regimi alternativi di gestione forestale, impianti eolici, collisioni con autoveicoli) su distribuzione e connettività specie di vertebrati di interesse conservazionistico (ad es. chirotteri e mesocarnivori) a diverse scale spaziali; ii) stimare il rischio di espansione di specie aliene invasive a scala nazionale e globale (ad es. Sciuridi) in risposta a diversi scenari di cambiamento climatico e di uso del suolo; iii) approfondire le conoscenze sui pattern di interazione tra megafauna, ominidi e oscillazioni climatiche di fine Pleistocene, come contesto sperimentale finalizzato a comprendere possibili effetti dei cambiamenti climatici attualmente in atto.

I risultati di queste linee di ricerca, abbracciando scale spazio-temporali differenti, forniscono evidenze di fondamentale importanza per comprendere i possibili effetti delle modificazioni ambientali sulla biodiversità, gli ecosistemi e, a cascata, sull’Uomo stesso, contribuendo a consolidare la base conoscitiva necessaria ad informare ed orientare politiche di conservazione delle specie minacciate e di mitigazione degli impatti.

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