Per assicurare la qualità di un Corso di Studio (CdS) è di fondamentale importanza l’attività di valutazione della didattica erogata e delle strutture messe a disposizione degli studenti.
La valutazione complessiva del CdS è ottenuta utilizzando anche i dati dei questionari AlmaLaurea.
Dai più recenti dati attualmente desumibili dal Rapporto 2022 di AlmaLaurea, relativi alla condizione occupazionale dei laureati in Informatica, emerge positivamente che:
Riguardo al tasso di occupazione, si registra un notevole incremento, in quanto a un solo anno dalla laurea il 60,0% dei laureati del Corso nel 2021 lavora, di contro al 25,8% dei laureati di Ateneo nel 2021, e al 56,0% dei laureati del Corso stesso nel 2020.
Emerge inoltre, ad attestazione del carattere professionalizzante del Corso, che gli occupati che, nel lavoro, utilizzano in misura elevata le competenze acquisite con la laurea sono un’alta percentuale, cioè l’85,7% dei laureati del Corso nel 2021, di contro al 65,0% dei laureati di Ateneo nel 2021, e al 53,8% dei laureati del Corso stesso nel 2020.
La retribuzione mensile netta (media) è ottima, essendo pari a € 1.376 per i laureati del Corso nel 2021, di contro a € 1.248 per i laureati di Ateneo nel 2021, e a € 1.101 per i laureati del Corso stesso nel 2020. Tale dato conferma la rilevazione di AlmaLaurea, emersa a livello nazionale, che i laureati in Informatica e in Ingegneria informatica sono i più pagati, anche a distanza di tempo, cioè a 5 anni dal conseguimento del titolo.
Se ne deduce una ottima efficacia di tale Corso in riferimento alla condizione occupazionale dei suoi laureati, nonostante il contesto di diffusa crisi socio-economica degli ultimi mesi, fermo restando che molti neolaureati in tale Corso, anche solo al livello triennale di laurea, possono inserirsi in breve tempo nel mondo del lavoro con una occupazione ben retribuita.